Spazio creativo: Manuela Plazzotta “…qual piuma al vento…”

Marzo è il mese in cui si parla del femminile e lo Spazio Creativo della Casa del Gastaldo ha una grande vocazione femminile! Abbiamo quindi pensato di proporre una mostra personale di Manuela Plazzotta, un’artista con un mondo interiore davvero straordinario. Vive in un piccolo paese dei monti carnici a ridosso del confine con l’Austria e lì, in quella specie di ritiro dello spirito, crea da 35 anni un’arte assolutamente originale, ricca di percorsi che si sviluppano fra il pensiero e la meditazione.
Le sue parole:

“Sarei molto lieta se leggendo il titolo di questa mostra venisse a tutti voglia di canticchiare la famosa aria del Rigoletto di Giuseppe Verdi. 

Speriamo! 

In questa esposizione troverete opere  di periodi e tecniche  diversi, per questo sono qual piuma al vento, poiché “volteggio” senza una specifica cronologia e modalità, ma principalmente presento la nuova serie dal titolo: Ripercorro il passato (piccoli pannelli sui quali si trovano frammenti-ritagli di un opera del 1989 una specie di puzzle ormai impossibile da ricomporre).” 

 

“Ogni opera ha la sua storia e per quanto riguarda questa serie (Ripercorro il Passato) la sua origine è questa: nel 1989 dipingevo su tele  di una certa dimensione con forme e colori intersecati, una specie di caleidoscopio, per esprimere il mio concetto e visione di Natura, Sentimento-psiche. Nel 2016 ho ripreso in mano una mia vecchia tela (frettolosamente scartata, riposta in un angolo ed in attesa di essere trasformata in qualcos’altro) così l’ho rielaborata tagliandola, dandole nuova vita. Pennellando tra gli spazi  una leggera linea nera ho ripercorso i gesti del passato rianimando questo vecchio lavoro. Nasce così la prima serie di 12 pezzi (le vele) mentre  il resto dei ritagli rimangono in sospeso aspettando il 2022. In questo periodo di chiusura “ forzata,” finalmente riprendo il lavoro e… Ripercorrendo il Passato ritrovo la spensieratezza di quel periodo.  Nascono così le nuove serie dal titolo: Ora!, Soresot, 1+1 e Collage Picjat.

Nella speranza che la Giocosità faccia sempre rima con Umanità, nel mio piccolo auspico che anche il Colore faccia rima con Amore per tutti.”

De Manu propria

Treppo Carnico, febbraio 2023: e così, dopo molte ricerche, arrivammo al luogo dove nascono le magie; ci fu di aiuto il grande animale totemico che sovrastava la casa. 
Entrando fummo presi da curiosità vagando fra colori ed opere… opere e colori certamente usciti da uno specchio antico.
La Manu ci venne incontro con la leggerezza del suo sorriso, così… “qual piuma al vento”.
Ci inoltrammo sempre più “dove nascono le magie”.
Cercavamo di indovinare da quale porta sarebbero apparse ma frivole ciance ci distrassero…
Si materializzarono e basta!
Così venimmo a sapere che ci trovavamo davanti ai frammenti sparsi di un’opera dimenticata, scomposta in alchimia omeopatica, trasformata in autonomie estetiche che conservavano intatta la loro forza, accentuata dal grande campo bianco.Solo lo sguardo dell’artista tradiva la nostalgia dell’originale perduto.

L’opera di Manu (o se volete Manuela Plazzotta) ha il potere di apparire e basta. Quello che lascia è sorpresa, estraniamento e uno strano desiderio di…
Questo, secondo me, è il primo essenziale impatto con l’Arte.
Solo in un secondo momento ci si chiede “ma da dove sgorgano queste opere? Quale magico percorso le ha rese possibili e necessaire? Perché all’improvviso sembrano così urgenti?”
Ognuno cerchi le proprie risposte, trovi pure da solo la strada per inoltrarsi nei tortuosi sentieri delle forme improbabili, nei reconditi segreti del gesto, nelle improvvise sfumature del colore.
L’Artista può solo dare degli impulsi, dei suggerimenti che, quando sono sinceri, portano a quella che oserei chiamare Verità.
In verità, di “verità” ce ne sono molte nelle opere di Manuela, nate in luoghi appartati, nascosti, sotto la protezione di un animale totemico, fuori dalle rotte dell’ovvio, ai confini di questo paese, il nostro, che ha perso il diritto di giudicare.
In Manu, in verità, la “verità” sgorga dai suoi limpidi occhi.

Luciano Martinis

Manuela Plazzotta è autodidatta e svolge la sua ricerca da 35 anni.

Dalle iniziali opere ad olio su tela, ha poi sperimentato l’uso di materiali di ogni tipo: carta, ferro, legno, polistirolo, segature, cementi, stampe digitali ecc. ecc. con varie tecniche: pittura e grafica.
Negli ultimi anni ha espresso i suoi concetti concentrandosi molto sulle installazioni, sulle opere in serie e nell’arte in natura.
Definisce la sua arte come mistico-rurale nel senso che l’opera scaturisce quasi sempre da qualche cosa di Alto, di nobile e contemporaneamente ha un carattere rurale, semplice e spontaneo. In sintesi è un porsi con amore e naturalezza nei confronti del noto e dell’ignoto.

Allestimento della mostra di Manuela Plazzotta
Allestimento della mostra di Manuela Plazzotta
mostra ...qual piuma al vento... di Manuela Plazzotta

Per realizzare questo evento abbiamo ricevuto preziosa collaborazione ed appoggio da Opificio 330.
La mostra è visitabile dall’11 marzo al 31 marzo 2023, su appuntamento.

Enzo Valentinuz e Donatella Nonino all'inaugurazione di ...qual piuma al vento...
Manuela Plazzotta presenta il suo lavoro
Il pubblico presente all'inaugurazione della mostra di Manuela Plazzotta
Pubblico all'inaugurazione della mostra di Manuela Plazzotta
La vetrina dello Spazio creativo durante l'inaugurazione della mostra di Manuela Plazzotta